La morte del Papa

Le " dimissioni " del Papa riportano allo scoperto la corrente fisichelruiniana propositiva da sempre di una opera di condizionamento dell'attività politica. A tale opera non si sottrassero il duo Fisichella Ruini che non mancarono di prendere in passato iniziative pubbliche e ufficiali fino a indirizzare ripetuti appelli pre-elettorali in favore di un proprio ateo-devoto volgare barzelletiere e ...profanatore del Messaggio Evangelico ,non mancando di svolgere pressanti interventi e sollecitazioni nei confronti di molti politici tentando, non di rado, di influire nel campo stesso dei rapporti delle componente interne dei singoli partiti. Le dimissioni del Papa non mancheranno di investire il mondo cristiano da un profondo e doloroso rinnovato travaglio; travaglio che con i suoi aspetti confusi e difficili riproporranno il segno di un pigro adagiarsi sulle posizioni della tradizione della chiesa pre-conciliare. La speranza che questo rinnovato travaglio possa svegliare dal torpore le punte cattoliche " avanguardiste" e le posizioni di più irriducibili trradizionalismo. Quello che deve far riflettere questa vecchia corrente fisichelruiniana è il fatto che il retroterra cattolico non è più quello del ritorno al passato perchè, oggi, sempre più articolato e differenziato.